Il 30 Agosto la Commissione Europea, ha diffuso i risultati relativi alla consultazione dei cittadini europei sulla decisione di abolire il cambio dell’ora, attualmente in uso in tutti gli stati membri.
L’ 84% delle persone che hanno votato, si sono mostrate favorevoli all’abolizione del cambio dell’ora.

In linee generali possiamo dire che l’ora legale estiva, che allunga le giornate e dunque la possibilità di usufruire di luce naturale, ci ha regalato dal 1966 ad oggi, un cospicuo risparmio energetico che secondo le stime ammonta a 120 milioni di euro risparmiati dalle famiglie e aziende. Nei paesi del nord Europa, dove invece le giornate estive sono già più lunghe, l’ora legale allunga inutilmente le giornate.

Vediamo però, quanto questo doppio cambio dell’ora annuale influisce sul nostro benessere.
Alcuni esperti sostengono che il cambio dell’ora incide in senso negativo sulla nostra salute in quanto il nostro organismo deve far fronte a due mini jet leg, che provocano uno squilibrio e un riassestamento che può durare anche una settimana.
Inoltre, con l’introduzione dell’ora legale in primavera, si registra un aumento delle patologie cardiocircolatorie a causa di un aumento di cortisolo (conosciuto come ormone dello stress), che viene prodotto in misura maggiore nell’organismo a causa di una riduzione del sonno. La mancanza del sonno comporta anche un cambiamento dell’umore, rendendoci più nervosi e irritabili.
Altri esperti ritengono invece che, con l’aumento delle ore di luce fruibili a fine giornata, aumenterebbe anche il tempo da dedicare alle attività fisiche e ai rapporti sociali e aumenterebbero i nostri livelli di serotonina, l’ormone della felicità.

Dunque possiamo concludere dicendo che ciò che influisce negativamente sulla nostra salute, non è l’ora legale o l’ora solare ma, la mancanza di regolarità.

Infatti, nel cosiddetto cambio di orario ad esser intaccato è soprattutto il meccanismo sonno-veglia, considerato uno dei più importanti ritmi del nostro organismo. È così chiamato perché è legato a una sorta di orologio biologico interno, regolato dall’alternarsi giorno-notte.