Il mal di testa è insopportabile in qualsiasi momento della giornata. Molto spesso il consiglio migliore è quello di dormirci su. Ma se proprio il sonno, breve o lungo che sia, ne fosse in un certo senso la causa?
Sarà  capitata a tutti quella fastidiosissima sensazione di svegliarsi più stanchi di prima, o, ancor peggio, svegliarsi con il mal di testa. Il mal di testa è spesso un campanello d’allarme che il nostro corpo fa suonare per dirci che abbiamo dormito troppo o troppo poco e/o male. Parliamo delle cosiddette “cefalee da sonno disturbato” e sì, sono molto comuni, soprattutto per gli habitué delle ore piccole o gli amici del pisolino pomeridiano. Capita ovviamente anche il weekend, quando finalmente la sveglia non c’è e si può dormire “fino a tardi!” Esistono, però, dei fattori predisponenti che sicuramente influiscono su questo fenomeno, a prescindere che tu dorma le ore consigliate e nella posizione giusta.
Un esempio? Digrignare i denti! Il bruxismo è un’abitudine che comporta notevole tensione nei muscoli della mandibola, il che ha delle conseguenze negative sulla testa, con conseguenti dolori al risveglio. Altri esempi potrebbero essere  l’affaticamento del sistema digestivo (aka pasto troppo abbondante), tensioni muscolari, stress e incubi, così come stimoli esterni quali rumori (il classico lavandino che perde) e luci accese. Senza sottovalutare le apnee notturne: pochissimi secondi in cui, durante il sonno, il cervello non riceve ossigeno. Sintomi? Occhiaie e eccessiva stanchezza (anche se si è dormito le canoniche otto ore). E se i motivi del mal di testa da poco riposo sono abbastanza ovvi, più difficile è comprenderne le cause in quei soggetti in cui il sonnecchiare è proprio una passione.
La prima grande causa di mal di testa per il troppo dormire è la rigidità del tratto cervicale! Un tratto cervicale eccessivamente rigido posizionato troppo tempo in modo statico e sbagliato, magari su di un guanciale sbagliato, non può che tramutarsi nel fastidioso dolore alla testa, destinato a rovinare la restante parte della giornata. È evidente che quando si dorme ci si muove meno e questo non può che aumentare la rigidità del nostro corpo.
E quando un’eccessiva rigidità colpisce la cervicale, si trasforma in infiammazione e, dopo qualche ora, in cefalea. Il prolungarsi delle ore di sonno, in questo caso, fa tutt’altro che bene. Soluzioni? Un po’ di esercizi per la mobilità del collo proprio prima di chiudere gli occhi sono un toccasana con effetti che, con il tempo, permettono di prevenire le “cefalee da sonno disturbato”.
E poi evitare superfici e posizioni scomode, come rannicchiarsi sul divano o appisolarsi su di una sedia. Sicuramente incidono in modo particolare anche sistemi di riposo non anatomici, troppo duri o troppo morbidi e guanciali che non seguono le curve del nostro collo.

Il consiglio degli esperti? Dormire il giusto e affidarsi a chi ogni giorno si occupa di sonno e salute