Ci sono gli insonni cronici, gli accumulatori seriali di “ore piccole”, con grossissime difficoltà nell’addormentarsi e magari anche nello svegliarsi, e poi c’è il dormiente “a singhiozzo”.

Parliamo di quelle persone che riescono ad addormentarsi abbastanza facilmente, ma, improvvisamente, si ritrovano completamente sveglie nel bel mezzo della notte. Che succede?

James Findley, ricercatore e direttore clinico della Behavioral Sleep Medicine Program alla Pennsylvania University, spiega che il sonno segue dei cicli durante la notte, non è sempre uguale insomma. Quindi ci spostiamo da fasi di sonno profondo verso momenti di sonno più leggero, con una conseguente possibilità maggiore di svegliarsi quando non dovresti/ vorresti.

Anche l’età può influire su questo fenomeno: più si invecchia, più aumenta la frequenza dei risvegli. Si è più sensibili ai rumori, alle temperature, ai materassi scomodi.

Il motivo più comune è sicuramente lo stress, ma in questo caso si tratta di un fenomeno transitorio, che va e che viene a seconda del periodo.

Se però la frequenza dei risvegli è continuativa lungo la settimana e, quando succede, si fa fatica poi a riaddormentarsi, allora si può effettivamente parlare di disturbo del sonno.

Una spiegazione potrebbe essere il soffrire di “apnea notturna”, un respiro intermittente e poco fluido che non dà pace, soprattutto in determinate posizioni che non favoriscono una corretta inspirazione (es. a pancia in giù).

Anche ambienti e “superfici” fanno la loro parte nella ricerca di un riposo ottimale. Addormentarsi in un ambiente buio e silenzioso il giusto, su di un letto confortevole, lontani da clacson e fasci di luce, è importante sia per addormentarsi più facilmente sia per un sonno ininterrotto.

Un fenomeno tanto interessante quanto particolare è lo svegliarsi ogni notte esattamente alla stessa ora. Questo fastidioso inconveniente si può “leggere” attraverso le varie teorie che ruotano attorno all’energia: a seconda del momento, essa scorre in una parte differente del proprio corpo e, laddove sorge un problema, il suo flusso naturale subisce un’interferenza. E se questo succede di notte ecco che gli occhi improvvisamente si aprono senza motivi apparenti.

Questa prospettiva è contenuta nella sapienza della medicina tradizionale cinese, secondo cui il Qi (l’energia vitale) ha momenti di flusso massimo in determinate zone del corpo e ore del giorno. E allora dalle 23:00 all’1:00 l’organo di riferimento è la colecisti, dall’1:00 alle 3:00 il fegato, dalle 3:00 alle 5:00 i polmoni, dalle 5:00 alle 7:00 l’intestino crasso e dopo le 7:00 lo stomaco. Secondo la simbologia degli organi i disturbi alla colecisti sono legati a pensieri ossessivi e indecisione, quelli del fegato alla collera, quelli dei polmoni al dolore emotivo, quelli relativi all’intestino crasso all’ansia e quelli allo stomaco sono legati alle preoccupazioni.

È chiaro però, che in caso di cuscino scadente o materasso ormai “esaurito”, i risvegli notturni non hanno niente a che vedere con la salute degli organi, i rumori o lo stress.

Qualunque sia la causa del tuo sonno con pit stop un consiglio: se non riesci a tornare velocemente al mondo dei sogni non restare a letto. Prova a rilassarti con un po’ di stretching, una lettura o una qualsiasi attività tranquilla e distensiva. Da evitare categoricamente telefono o tablet. La luce di questi dispositivi elettrici altera il sonno, compromettendolo definitivamente.